STORIE DI DONNE: Le donne che lavorano che spesso hanno molti ostacoli da superare, le donne che non sempre sono aiutate e valorizzate nel modo giusto.
Nel corso di questi anni ne abbiamo conosciute molte, donne che si sono affermate nel mondo del lavoro e che hanno realizzato il loro sogno con sacrificio e determinazione.
Con questa rubrica vogliamo dare loro il giusto valore.
Sono solo degli esempi, come loro tante altre che ogni giorno con le loro forze riescono a portare avanti un’attività imprenditoriale.
Conosciamole una per volta….
Lo Studio associato della Dott.ssa Giulia Amich e della Dott.ssa Daniela Murgano, inaugurato nel 2018, si colloca nello storico quartiere Cibali di Catania.
La struttura, sita al secondo piano in uno stabile dotato di ascensore, dispone di:
una sala operativa per l’esecuzione di tutti i trattamenti odontoiatrici;
una sala operativa per l’acquisizione di immagini radiologiche tramite l’ortopantomografo digitale;
un reparto sterilizzazione moderno ed efficiente;
un’area ricevimento e attesa;
un’area amministrazione.
Tutti gli ambienti sono climatizzati, e dotati di accesso libero alla rete wi-fi.
Ecco l'intervista fatta alla Dott.ssa Giulia Amich
Quando hai iniziato la tua attività?
La mia attività lavorativa è iniziata subito dopo l'abilitazione alla professione, nel gennaio 2009. Nel 2012 ho conseguito la specializzazione in Ortognatodonzia, e da allora mi occupo prevalentemente di consulenza specialistica ortodontica in molti studi odontoiatrici della Sicilia orientale. Nel febbraio 2018 ho inaugurato, a Catania, lo Studio Associato con la collega dott.ssa Murgano.
Hai dovuto superare degli ostacoli nella tua carriera? Se si come li hai superati?
Non è stato certamente un ostacolo, ma sicuramente non ho potuto beneficiare dei vantaggi derivanti dall'avere un genitore odontoiatra. Tuttavia, grazie al supporto della mia famiglia, e soprattutto grazie a tanto impegno e sacrificio, sono riuscita a migliorarmi come professionista, e il beneficio sulla mia carriera è stato immediatamente conseguente.
Come sei riuscita a conciliare la maternità con le tua professione? Innegabilmente non è facile. Durante la gravidanza, fortunatamente le mie condizioni di salute mi hanno consentito di poter lavorare quasi fino al parto. Successivamente alla nascita di mio figlio, grazie a mio marito, alla mia famiglia ed ai miei suoceri, ho potuto riprendere l'attività dopo poche settimane.
Quali caratteristiche deve avere una donna per avere successo nel mondo del lavoro? Sono diverse secondo te rispetto a quelle che dovrebbe avere l’uomo?
Ritengo che il successo nel mondo del lavoro prescinda dall'essere uomo o donna. Ciò che realmente serve è l'impegno, l'onestà, la professionalità e la passione. Con queste caratteristiche viene superato qualsiasi stereotipo, sebbene in molte situazioni lavorative noi donne siamo costrette a dover fare più degli uomini per godere della stessa stima e considerazione.
Dando uno sguardo al passato c’è qualche scelta dal punto di vista professionale che non faresti?
La mia vita professionale è stata piena di scelte, fin dai primi tempi in cui mi affacciavo alla professione odontoiatrica. Ho avuto buoni maestri, e cattivi maestri, ma in ogni caso le lezioni ricevute hanno contribuito a rendermi ciò che sono oggi, e per questo rifarei tutto.
Che consigli daresti ad altre donne che vogliano intraprendere una loro attività commerciale a Catania?
Il miglior consiglio che posso dare è di mettere la maggior cura possibile nella pianificazione. Bisogna credere nel proprio progetto, investire tempo e sacrificio, avere fiducia in se stessi, senza naturalmente trascurare tutte le valutazioni economiche, che vanno ponderate accuratamente, magari affidandosi a un consulente esperto.
Cosa suggeriresti a chi ci governa per agevolare le donne nel mondo del lavoro?
Le donne non devono essere agevolate, ma nemmeno penalizzate. E non lo dico io, lo dice la Costituzione, che tutela e difende le pari opportunità anche e soprattutto sul lavoro. E la Costituzione sancisce anche il diritto delle donne a poter assolvere nella maniera corretta la loro funzione di madre, a tutela propria e dei figli. Per questa ragione, l'intervento dello Stato deve essere economico e culturale: si deve intervenire di più e meglio sul sostegno economico alle imprese che hanno dipendenti in gravidanza o madri, e alle madri che hanno necessità di rivolgersi a baby sitter. Inoltre si deve investire sugli asili nido, affinché possano garantire orari di apertura più ampi, con personale qualificato, e strutture idonee.
